Review Party: Ci vediamo per un caffè - Toshikazu Kawaguchi

Dopo il successo del bestseller "Finché il caffè è caldo", Kawaguchi ci ha donato speranza e spensieratezza, diventando uno degli scrittori più apprezzati dai lettori e dalla stampa. Ora ci regala un nuovo episodio della caffetteria in cui ognuno di noi vorrebbe entrare, ritrovando alcuni personaggi del primo romanzo. Perché c’è sempre un modo per rimediare al primo errore, ma anche al secondo e al terzo. Possiamo sempre riscrivere la nostra vita.

Titolo: Ci vediamo per un caffè
Titolo originale: Sayonara Mo Ienai Uchi Ni
Autore: Toshikazu Kawaguchi
Editore: Garzanti 
Genere: Narrativa contemporanea
Link d'acquistoIBS

TRAMA

Tra le montagne del Giappone si nasconde un luogo leggendario. Sono tanti coloro che lo cercano, perché si racconta che chi è abbastanza determinato possa riuscire a trovarvi le risposte di cui ha bisogno. Per raggiungerlo basta seguire l’aroma intenso del caffè, varcare la soglia, sedersi e ordinare una tazza fumante. Ma solo chi non lascerà raffreddare la bevanda potrà rivivere l’istante del suo passato in cui ha preso una scelta alla quale continua a ripensare, in cui è rimasto in silenzio quando avrebbe voluto dire la verità, in cui ha dato la risposta sbagliata. Sono pochissimi i fortunati che hanno saputo cogliere l’occasione. Tra di loro ci sono il professor Kadokura, che ha trascurato la famiglia per il lavoro; i coniugi Sunao e Mutsuo, addolorati per la scomparsa dell’amatissimo cane; Hikari, pentita di non aver accettato la proposta di matrimonio del fidanzato Yoji; e infine Michiko, che è tornata nel locale in cui aveva incontrato il padre. Ognuno ha una storia diversa, ma tutti hanno lo stesso sguardo rivolto all’indietro,verso il momento in cui avrebbero potuto agire diversamente. Solo chi ha il coraggio di rievocare quell’istante avrà la possibilità di vederlo sotto un’altra luce e vivere con serenità il presente.


RECENSIONE

I libri ambientati in Giappone hanno sempre qualcosa di dolce, filosofico e "gattaro", non si può prescindere da questi tre elementi se vuoi leggere un vero libro nipponico, ne sono convinta ormai avendone letti parecchi. Toshikazu Kawaguchi in più aggiunge l'aroma del caffè, che non è solo un gusto deciso dal profumo intenso ma è un metaforico mezzo per congiungersi col passato e con le cose non dette. 

Quindi il caffè non soltanto come elemento di convivialità - una scusa per vedersi con le persone a cui teniamo - ma anche come anello di congiunzione per mettersi in comunicazione con persone a noi care, viventi e non, anime care a cui avremmo voluto dire qualcosa e non l'abbiamo fatto. Geniale!

Se solo si potesse fare anche nella realtà! E' davvero difficile dire certe cose, aprirsi totalmente all'altro perché non è il coraggio che ci manca ma è la paura che ci frega! Scherzi a parte, noi esseri umani adulti abbiamo la capacità di complicarci l'esistenza in modo stupido, quando basterebbe conservare la franchezza e l'ingenuità di quanto eravamo bambini semplici e schietti. 

Davvero semplice a parole, ma a conti fatti sono più le occasioni che ci lasciamo sfuggire che quelle che cogliamo al volo. Toshikazu Kawaguchi lo sa bene ed è per questo che dopo il successo della Trilogia di "Finché il caffè è caldo" torna con un nuovo romanzo in cui mette a disposizione di noi lettori racconti esemplificativi in cui ancora una volta sottolinea l'importanza del dialogo e del non collezionare rimpianti, e lo fa attraverso le voci dei suoi ordinari protagonisti, che hanno la straordinaria fortuna di avere una seconda possibilità, sfruttando l'occasione di fare qualcosa che non sono riusciti a fare prima per paura o per contegno, o per ulteriori motivi ancora. 

Io so perfettamente con chi prenderei quel caffè in loop temporale - anche se lui non beveva caffè - per dirgli quanto gli voglio ancora bene e sempre e per sempre gliene vorrò e per dirgli grazie per tutto quello che mi ha donato, che oggi so perfettamente che senza di lui non sarei mai stata la donna che sono oggi. E gli direi tante cose ancora. 

Ma sapete qual è la vera genialità di questo autore giapponese? Toshikazu Kawaguchi vuole spronarci al non farci sfuggire le opportunità, al non sprecare nessuna possibilità, perché la vera magia la facciamo noi nella quotidianità se solo non abbiamo paura di agire. 






#prodottofornitoda Garzanti

©TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Nessun commento